Q&A

In questa sezione troverete le risposte ad alcune domande generiche che mi vengono fatte.

Dove si svolgono le cerchie e quando?

Le cerchie sono di due tipi quelle rituali e quelle in Luna nuova mensili. Si svolgono tutte nel giardino di casa mia a Forlì secondo i calendari che trovate nella pagina calendari (dove inserisco le date aggiornate). I temi e le date delle serate sono ripetuti anche nelle mie pagine social. Solo le serate in Luna nuova possono essere seguite anche on-line, tutte le altre sono solo eventi dal vivo.

Quanto costano?

Quelle in Luna nuova 10 euro quelle rituali 20 euro. È obbligatoria la prenotazione e c’è una preparazione da svolgere prima di venire. Nella sezione del sito apposita puoi trovare una presentazione delle cerchie dove puoi vedere cosa portare e come si svolgono.

E gli uomini?

Mi piacerebbe molto lavorare anche con gli uomini in cerchio e in serate, purtroppo non partecipano mai. Se avete gruppi già definiti di donne e di uomini che vogliono lavorare insieme, potete scrivermi in privato ed organizziamo insieme una serata rituale.

Quanto costa una seduta?

Le mie sedute individuali in studio costano 70 euro e durano 1 ora, vanno disdette 24 ore prima o vengono pagate comunque. Ricevo in studio a Forlì, a Milano, oppure on-line. La qualità della seduta non varia se fatta on-line. Parlo inglese in modo fluente, quindi, è possibile prenotare anche una seduta in lingua.

Ricevo dal lunedì al venerdì e, nel periodo estivo, dal lunedì al giovedì.

Come si svolge una seduta?

Leggere la sezione appositamente dedicata a questa domanda sul sito.

Pagamento

Il pagamento avviene in contanti al momento della prestazione. Per clienti abituali posso fatturare a fine mese l’intero importo ed è possibile saldare per intero con bonifico a fine mese. Accetto PayPal e satispay, non ho il POS. Le sedute on-line devono essere saldate in anticipo. La fattura elettronica verrà emessa alla fine del mese di riferimento, il bollo virtuale è a carico del cliente.

Con chi lavoro

Con adulti. Non sono qualificata per lavorare con adolescenti o minori. Pur essendo mediatrice familiare non seguo più coppie da vari anni.

“Posso chiamarti un attimo per un consiglio gratuito che poi mi dici che fare?”

No, non puoi. Il mio lavoro non consiste nel dire che fare, ma nell’accompagnare in modo adeguato e professionale ad una scelta che sarà tua e solo tua. Non so cosa è meglio per te questo lo sai solo tu! Non puoi chiamarmi “un attimo”; quello che faccio non si fa in un attimo e non è gratuito.

Se vuoi espormi il tuo problema o il tuo tema possiamo vederci per una seduta, che è comunque a pagamento, allora posso dirti se posso aiutarti oppure no. Mi è capitato che “Ti chiamo un attimo” diventa la telefonata di un’ora quindi preferisco svolgere questi consulti in studio e con il tempo e lo spazio adeguati. Il tempo ha valore, oltre ad essere un grande strumento di contenimento.

La relazione tra donne e denaro: dove ci perdiamo e come possiamo migliorare?

Da sempre le donne hanno saputo cacciare, procacciarsi cibo e sicurezza, sollevare pesi importanti e costruire, insomma fare anche lavori maschili.

Poi è arrivato il ‘700, e poi l’’800 e con esso l’idea della donna trofeo, emaciata, magra, esile, dipendente ed incapace di sostentarsi sola. La donna trofeo era un perfetto status symbol per l’uomo medio borghese che poteva “permettersi” una donna non autonoma e “a carico”. Non è un mistero che quelli furono secoli orrendi per l’emancipazione femminile; poca autonomia, vestiti costretti e corsetti che chiudevano il respiro e la vitalità.

Se prima dell’arrivo dei Kurgan in Europa la donna era proprietaria terriera ed amministrava i propri averi, nei secoli bui la donna diventa solo addetta al focolare e alle attività domestiche, educata solo per ciò che serve ad allietare il maschile e ad accudire casa (un po’ come nell’America degli anni ’50 insomma). Gli anni ’80 hanno emancipato il femminile ma per imitazione maschile, bene ma non benissimo…

Ancora oggi la donna non pensa alla sua autonomia come principio di base, ma mette davanti a tutto famiglia, amori, figli, ecc. e, nel tempo che rimane (cioè poco), pensa alla sua indipendenza economica e alla realizzazione. Spesso la donna ha meno disponibilità economica del compagno e meno tempo per crearne. Questa situazione è terreno fertile per la crescita di modelli patriarcali di illusoria emancipazione, come i modelli di vendita piramidale e annessi. Sono molte le aziende che usano la scarsità economica femminile per fare investire alle donne promettendo incassi generosi, che poi tardano ad arrivare. È uno specchietto per allodole che sulle donne, spesso affannate, affaticate e più povere dei loro compagni, funge da richiamo per un futuro migliore.

Se siete riuscite ad arricchirvi con schemi piramidali non c’è giudizio in questo, ma va detto che non sono quasi mai davvero amici delle donne. Io credo molto di più nella seguente equazione:

1) Ho un sogno e lo progetto bene, lo nutro e lo curo, uso intenzione+ amore+ armonia+ concentrazione+ immaginazione e lo tengo nel mio cuore, credendoci davvero, e credendo in me stessa. Se è frutto del mio lavoro e della mia creatività troverà la via per nascere.

2) Ne parlo alle altre donne, immagino come sarà, gli do vita dopo averlo pensato tanto.

3) Agisco per portarlo nel mondo. Se tutto è ben pensato i soldi arrivano, le strade si aprono. Non cadete nel vecchio schema in cui, prima ancora di ricevere, devo ancora dare per meritare (spendere o mettere soldi, oppure acquistare prodotti che poi rimangono sul groppone). Nutrite il dentro e poi arriva anche da fuori.

4) Se il progetto richiede un forte sforzo economico rivolgetevi a professionisti, non cadete in tranelli. Concedete a voi stesse la possibilità di comportarvi come imprenditrici, chiedete finanziamenti o fondi ben visibili e chiari, oppure trovate un/una socio/a.

5) Date energia ai vostri progetti per primi, non pensate che per fare funzionare quelli prima dovete dare energia a progetti di altri, che poi vi torna ed è il vostro turno… cominciate a pensare subito a voi, è oggi il vostro turno! Non cito le aziende che sfruttano questi sistemi perché rischio la querela ma avete capito tutte credo! Dai barattoli, ai detersivi, ai trucchi, a noti prodotti per dimagrire, a petali e annessi.

6) Bilanciate l’energia data a progetti altrui, a figli, a compagni e cominciate a dedicare tempo ed energia ai vostri, tutto andrà nel modo giusto! Non perdetevi per strada se potete, non fatevi prosciugare che in questo noi donne siamo maestre!

7) Credete in voi stesse è così che gli altri crederanno in voi.

8) Ricordo che il sistema di vendite piramidale è illegale in Italia cito testualmente da fonte consumatori.it: In Italia i sistemi piramidali sono vietati dalla legge n. 173 del 2005. Questa normativa vieta le operazioni, le strutture e le organizzazioni di vendita finalizzate al reclutamento di persone a cui si vende una posizione all’interno della struttura stessa con la prospettiva di guadagni futuri e ipotetici e con l’incarico di reclutare altre persone. Per chi organizza queste attività sono previsti l’arresto da sei mesi a un anno o un’ammenda da 100mila a 600mila euro. Nel 2012 la sentenza n. 37049 della Corte di Cassazione ha allargato l’attuazione della legge anche a questo tipo di pratiche effettuate su Internet.

Ho scritto questo post non per giudicare, nessuno si senta presa in mezzo, voglio però mettere in guardia su schemi vecchi più di me, mascherati da ideone nuove e femministe.

Le donne hanno bisogno di persone che le sostengano, non che le sfruttino con false promesse.

Se siete state prese nella rete non vergognatevi, liberatevi!

Double Bind: il doppio legame

“Puoi vedere la farfalla dalle ali di pane e burro. Le sue ali sono fette di pane tostato e burro, il suo corpo è di crosta, e la sua testa è una zolletta di zucchero”. 

‘E di cosa si nutre?’

‘Tè leggero e panna’

Una nuova difficoltà arrivò nella testa di Alice. “Supponiamo che non ne trovi?”

suggerì.

‘In questo caso morirà, ovviamente” 

‘Ma questo deve accadere molto spesso” rimarcò Alice pensierosa. 

‘Accade sempre,’ disse il Gnat.

Lewis Carroll

Through the Looking Glass

Chapter 3, Looking-Glass Insects

Gregory Bateson, padre della sistemica, fondò questo termine per definire una comunicazione impossibile. Anche se sono passati molti anni, trovo importante rispiegare il concetto.

Viene chiamato Double Bind un messaggio che, proprio come un koan giapponese, non ha soluzione. Il messaggio di doppio legame crea un conflitto profondo in chi lo riceve, proprio perchè non c’è soluzione; qualunque cosa la persona faccia non è giusta, non può esserlo! 

Esempio:

Se da bambina tua madre ti regala una maglietta rossa e una verde e ti dice indossa quella che vuoi, tu indossi la rossa. Subito dopo tua madre ti dice “Perchè quella verde non ti piaceva?”.

(Ma non mi hai detto di indossare quella che voglio? Quindi dovevo indossare la verde? Non capisco).

Se da bambina ti viene detto mangia pure ciò che vuoi e tu mangi un dolce “Ma sei sicura di volere quello, non ti fa bene…”.

(Ma è ciò che voglio…non capisco, cosa dovevo mangiare?).

Poi diventi grande, e il tuo compagno ti dice “Ti amo tantissimo e amo solo te, però resto con mia moglie” oppure “Sei bellisima così come sei, certo con un altro vestito staresti meglio”. Oppure “Ti amo e voglio vivere tutta la vita con te, ma purtroppo ora non riesco a venire a convivere con te, verrò quando … (mettendo spesso obiettivi irraggiungibili o molto lontani).

Risultato: non te ne vai da lì perchè questo messaggio ambiguo ti tiene nella ruota, come un criceto, ma provi una quantità di rabbia enorme.

Bateson descriveva questo stato come un conflitto così irrisolvibile per chi lo riceve, tale da portare alla schizofrenia. 

Nei casi più leggeri non si arriva alla malattia mentale, ma si introietta inevitabilmente un senso di inadeguatezza profondo. 

Ci si pensa imperfette e “irrimediabilmente guaste” e si tenta si fare il più possibile per arrivare a ciò che ci viene chiesto, non notando che la richiesta fatta è impossibile per noi, e per chiunque altro! 

Bateson la descriveva come la farfalla dalle ali di burro in “Alice attraverso lo specchio”. La farfalla ha delle ali di burro, la testa di zucchero e si nutre di tè; se beve si scioglie, ma se non beve muore di sete, cosa fa? La soluzione è impossibile!

Se siete cresciute a doppi legami, e avete ricevuto spesso il doppio messaggio irrisolvibile, noterete che, quando ricevete un messaggio simile (che lo notiate consapevolmente o no) vi arriva un moto di rabbia furente ed improvviso. Da oggi cominciate a notare cosa vi viene detto e come, e notate quando provate rabbia (apparentemente senza motivo) e scoprirete molto di più su di voi.

Naturalmente ho parlato al femminile ma il double bind non ha sesso, anche un uomo può sentirsi preso nella sua morsa.