CERCHIE AL FEMMINILE

“Una cerchia di donne è uno spazio sicuro dove le donne si sentono ascoltate, viste e connesse le une alle altre. È una grande opportunità per creare una comunità, una tribù, dove condividere e in cui ritrovarsi onorando la ciclicità. Medita, condividi, celebra con noi.” 

Barbara Parigi

Cosa sono le cerchie al femminile e perché partecipare:

Per permettere la partecipazione a tutte le donne, anche a chi non ha mai lavorato con me o svolto precedenti lavori con il femminile, ho pensato di suddividere le serate in:

  • cerchie di Luna nuova; serate più semplici e informali in cui si definisce insieme un intento in base al tema del giorno.
  • cerchie in Luna piena o rituali, in cui si svolge un lavoro più preciso e intenso. Di queste serate parlo nella sezione Ritualità.

Le cerchie di Luna nuova sono serate di sole donne (di ogni età, senza particolari esperienze pregresse, di ogni razza e religione) che si ritrovano in cerchio per condividere le proprie impressioni e il proprio sentire su temi di rilevanza. I temi vengono decisi da me in base al mese, alla lunazione, al calendario astrologico e alla psicologia del femminile.

Ci ritroviamo per riflettere, meditare, condividere, celebrare, rendere rituali i nostri desideri e contattare insieme le nostre fragilità. 

Incontrarsi e connetterci le une alle altre ci permette di:

  • Guarire le ferite che ci portiamo da altre relazioni con donne.
  • Vedere che siamo tutte “nella stessa barca”; tutte ci sentiamo spesso impaurite, fragili, inadeguate, isolate, sole, strane, non appartenenti, brutte, ecc… Condividere con altre donne questo sentire ci fa percepire come meno sole, meno strane, meno inadeguate.
  • Aiuta a ritrovare un’appartenenza a qualcosa, forse non alla famiglia di origine, ma ad una nuova tribù di persone libere che vogliono incontrarsi in leggerezza.
  • Avvicina alla ritualità e alla ciclicità; ci riporta ad una relazione con la natura e i suoi ritmi, con la Luna, con il ciclo del nostro sangue, con la vita in genere.
  • Permette l’incontro di più mondi; donne di varie età che si scambiano considerazioni e riflessioni e si sostengono nei passaggi importanti della vita.
  • Quando ci incontriamo in uno spazio sereno possiamo rilassare il nostro stress, connetterci in modo più vero, entrare in contatto con il nostro vagale ventrale che ci aiuta ad avere più fiducia, più connessione con la vita, con questo pianeta e ci riconcilia con l’umanità in genere.
  • A volte unisce il femminile all’interno della stessa famiglia di provenienza; sorelle, figlie e madri che partecipano insieme e si sostengono. Quando accade è bellissimo osservare la pace che si crea.
  • Dichiarare i nostri desideri pubblicamente può essere a volte sfidante; dichiararlo a voce alta ad altre persone è un modo per dirlo con maggior vigore anche a noi stesse e al mondo. Quando la voce esce porta in alto il nostro desiderio e gli dona la solennità che merita.
  • Creare una rete comune che permetta nuova socialità in periodi in cui conoscere nuove persone è difficile, e fare una rete per potersi aiutare e sostenere in momenti difficili.

Come si svolgono le cerchie di donne:

Ci si incontra, ci si presenta. Dopo una breve introduzione mia sul tema della serata e qualche esercizio di presenza ci portiamo in uno stato di meditazione. Durante la meditazione emergerà il nostro desiderio del cuore relativo al tema della serata e, alla fine della meditazione, chiederò ad ognuna di condividere le proprie impressioni e l’intento che si vuole sostenere per il mese corrente.

Spesso introduco piccoli esercizi di coppia molto semplici che aiutano a fare chiarezza sull’intento. A questo punto solo chi vorrà potrà dichiarare il suo desiderio a voce alta, senza obbligo e senza pressione, potrà alzarsi in piedi e condividerlo, facendo questo le parole e l’intento vengono aiutate a manifestarsi anche dall’energia delle altre (quello che affermi confermi!). Non è obbligatorio condividerlo, potete farlo a casa vostra a fine serata pronunciando le parole ad alta voce, non sentitevi obbligate o spinte. 

In finale ci sarà una condivisione di cibo e bevande che le partecipanti avranno portato e, chi vorrà, potrà fermarsi a conversare.

Tutto è libero e ogni emozione è sentita, accolta e rispettata. Ci sono però delle regole che vanno seguite per la buona riuscita della serata e per il rispetto della comunità. 

Regole di partecipazione alla cerchia di donne:

  • Arrivare puntuali e rimanere per l’intera serata è un gesto di rispetto per le altre donne, per sé stesse e per me. Se qualche donna ha figli piccoli e non può stare per tutto il tempo può avvisare e faremo in modo di farle uno spazio per andare via prima senza disturbare.
  • L’inclusione in queste serate è fondamentale, fare attenzione a non escludere nessuna (intenzionalmente o accidentalmente).
  • Spegnere il cellulare e portarsi in presenza, nel qui e ora, staccare la testa dalla vita di ogni giorno.
  • Se vuoi promuovere la tua attività, copiare ciò che faccio, promuovere una religione, cercare clienti per il tuo centro o la tua impresa questo non è il luogo giusto. Chi viene deve sentire il richiamo dell’unità e non avere scopi lucrativi o manipolativi. 
  • Ogni cosa che viene condivisa in uno spazio protetto come questo non può essere condivisa fuori dalla cerchia e non può essere oggetto di conversazione con persone che non erano presenti alla serata. Potete condividere con altri l’entusiasmo che avete provato, la gioia di stare insieme ma non le storie di altri. Questa regola è la più importante.
  • Quando una donna parla tutte le altre la ascoltano, non parlano tra loro, quando sarà il vostro turno avrete anche voi tutta l’attenzione del gruppo.
  • Chi parla non va interrotta o aiutata a trovare la giusta parola, è il suo spazio e va rispettato. Ognuno avrà i suoi tempi per condividere ma saranno calibrati per permettere a tutte di parlare, vi prego non prendetela come un fatto personale è davvero una questione di tempi.
  • Se qualcuna ha scritto un intento simile a quello che avete pensato voi dovete comunque ripeterlo, non dire: “come ha detto già…”, è sempre meglio definire con le proprie parole.
  • Per mantenere uno spazio sicuro è importante non dare giudizi o consigli non richiesti e non commentare l’intento di un’altra donna, impariamo a rispettarci.
  • Ogni emozione è ben accetta. Se una donna si apre ad un pianto non serve accerchiarla e coccolarla, serve stare con lei con quel dolore, proviamo a non infantilizzare le partecipanti ma sostenerle e fidarci delle loro capacità di recupero.
  • Non tutte gradiscono baci, abbracci o essere toccate, chiediamo il permesso prima!
  • Sono vietate riprese o registrazioni.
  • Verranno scattate delle foto della serata, se non volete dare il consenso alla pubblicazione sui social dovete comunicarlo in anticipo.

Perché gli uomini non partecipano alle cerchie?

Non è mia intenzione discriminare o escludere, anzi! È un luogo comune da sfatare quello che chi lavora con le donne odia gli uomini, non è così.

Ho provato per molti anni a coinvolgere uomini in attività di cerchie e discutere insieme temi importanti ma nessuno si è reso disponibile. Chi volesse partecipare può scrivermi in privato, mi piacerebbe molto creare spazi comuni in cui confrontarsi e avvicinarsi, fino a quando questo non accadrà continueremo a lavorare tra donne.

Posso eseguire i rituali e le meditazioni da sola a casa?

Una cerchia è un luogo dove ritrovare una relazione fluida, comprendere i nostri limiti, sentire quelli delle altre donne, superare la vergogna, imparare a prendere spazio e condividere in sicurezza. Durante le serate in Luna nuova e Piena si impara più dalla relazione che da ciò che viene fatto o espresso, per questo motivo io consiglio la partecipazione in presenza.

Quando questo non è possibile, per motivi di distanza o per problematiche di organizzazione familiare o lavorativa, si può certamente lavorare da casa (on-line o attraverso il mio libro “Il potere della cerchia”).

Ok tutto chiaro! Come faccio ad iscrivermi ad una serata tra donne?

Iscriversi è semplice, basta mandare una mail (o contattarmi sui social) chiedendo di iscriversi. È importante annullare la partecipazione in caso di imprevisto entro le 24 ore precedenti (i posti sono limitati).

Cosa devo portare?

Se è inverno e si svolge al chiuso: quaderno e penna per scrivere (un quaderno dedicato mai usato prima), qualcosa di rosso, una tea-light bianca (non di altro colore), abbigliamento comodo e dei doppi calzini (lavoreremo senza scarpe).

Se è estate e si svolge all’aperto: quaderno e penna per scrivere (un quaderno dedicato mai usato prima), qualcosa di rosso, una tea-light bianca (non di altro colore), abbigliamento comodo, un tappetino da yoga, qualcosa per coprirsi, spray antizanzare, una torcia.

Luogo di ritrovo e contatti?

Le serate si svolgeranno a Forlì. 

E’ possibile partecipare on-line.

La durata è di circa un’ora e trenta.

Il costo è di 10 euro.

Calendario Cerchie dell’anno

Info supervisioni per lavori con gruppi al femminile, o per chi vuole lavorare da casa:

Conduco gruppi al femminile da 15 anni, per esperienza e formazione sono disponibile a: 

  • condividere supervisioni sulla conduzione di gruppi al femminile: tematiche di gestione gruppo, risoluzione problemi, cosa fare in caso di…;
  • per chi lavora da casa, con il mio libro “Il potere della cerchia”, è possibile ottenere periodicamente una supervisione con me per comprendere se si sta svolgendo il lavoro in modo fluido e corretto;
  • se sei un uomo e vuoi comunque connetterti alla ciclicità puoi contattarmi e ti mostrerò come lavorare da casa.

È possibile richiedere supervisioni di gruppo o singole scrivendo alla e-mail che trovi nei contatti.

Il costo è di 80 euro e la durata di 1 ora.

RITUALITA’ E CERIMONIE

“Le cerimonie e i riti sono eseguiti per onorare gli spiriti; onorare e celebrare la vita e i cambi della natura; onorare, celebrare e riconoscere riti di passaggio usati come iniziazioni; ringraziare dopo un raccolto, creare un cambiamento. Eseguire una cerimonia o un rituale crea trasformazione.”

Sandra Ingerman

Cos’è una serata rituale al femminile e perché partecipare:

Le serate rituali vengono solitamente svolte in Luna piena o durante uno dei Sabbat annuali. 

Sono serate svolte all’aperto in cui si celebrano gli elementi della natura, i suoi cicli e si festeggia danzando, cantando e suonando tamburi insieme ad altre donne, sotto la luce della Luna piena.

I Sabbat annuali sono delle giornate stabilite della tradizione neopagana e celtica in cui venivano sanciti, in tempi antichi, i passaggi di stagione. Tradizionalmente la Luna piena, o i passaggi di stagione, sono i momenti ideali per ritrovarsi tra donne e celebrare insieme, cantare, ballare, suonare i tamburi e condividere cibo insieme. Le donne di tutti i tempi e di ogni cultura si ritrovavano, e lo fanno ancora, per festeggiare la Luna piena all’aperto e i ritmi del cambiare delle stagioni. 

Come donne siamo state create in perfetta sintonia con la natura; il nostro ciclo mestruale è sincronizzato alla Luna e ognuna di noi mestrua e ovula in concomitanza con la Luna piena o nuova. La vita frenetica che conduciamo e la mancanza di contatto costante con la natura ci rende disconnesse, ci fa funzionare in modo autonomo e spesso meccanico. Perdiamo la sintonia con i nostri ritmi interiori di sonno, veglia e naturale vitalità, non ci accorgiamo quasi come muta la natura e come cambiano i colori. Non ricordiamo più cosa festeggiare e celebrare e quando; se si escludono Natale e Pasqua e compleanni non c’è uno scandire profondo di cicli e stagioni.

Molte donne hanno, negli anni, abdicato alla femminilità avvicinandosi ad un modo di vivere più legato al maschile e alla sua imitazione. Abbiamo cominciato a funzionare per “performance” a valutarci per il nostro aspetto o per i risultati che otteniamo e a competere tra noi. Un tempo non era così!

Prendendo la strada del maschile ci siamo presto accorte che, anche imitando gli uomini e il loro modo di vivere, non si riceve lo stesso riconoscimento e non si ottengono gli stessi risultati. Si perde il contatto con il nostro sé profondo e la nostra natura accogliente, sensuale, morbida, non giudicante, di cooperazione e scambio. Tornare a riunirci in gruppo e in natura ci riporta ai nostri veri ritmi, all’ essere (invece che fare), al piacere (invece che al dovere). Frequentando un anno di cerchie e ritualità la vita cambia, noi mutiamo, rallentiamo e impariamo a:

  • avere una migliore connessione con chi è in relazione con noi senza controllarli o gestirli,
  • sviluppare una migliore connessione con figli, compagni, con il Pianeta e con i nostri animali di compagnia,
  • migliorare il rapporto con il nostro corpo,
  • avere flusso mestruale più regolare e sincronico con le fasi lunari,
  • imparare ad entrare in sintonia con la natura e costruire una vita più sana,
  • nutrirsi e vestirsi in modo più naturale e consapevole,
  • ottenere più vitalità e sentirsi più vere,
  • cambiare la nostra vita lavorando “come se” e portando in noi i doni della natura,
  • maturare un atteggiamento più inclusivo e rispettoso verso noi stesse, verso gli altri, verso il Pianeta,
  • essere soddisfatte della nostra vita, lamentarsi meno e avere più capacità di sostenersi anche in momenti difficili; non ci misureremo più in termini di risultati,
  • entrare a contatto con la gratitudine e, quindi, avere più abbondanza in ogni campo della vita.

Ho cominciato a praticare la ritualità da piccola, sono cresciuta in campagna a stretto contatto con animali e ritmi naturali. Le donne della mia famiglia mi hanno insegnato ogni passaggio di vita, ho vissuto con loro l’impastare a mano, l’accudimento di animali, lavare al fiume, raccogliere le erbe per curare o nutrire, stare insieme per fare qualcosa di utile a tutta la comunità, preparare grandi banchetti per tutta la famiglia allargata, ecc. 

Oggi capisco che ciò che ho fatto da piccola mi ha profondamente segnato e portato ad essere quella che sono oggi. Ho fatto molti percorsi per imparare a connettermi con la ritualità, ho seguito insegnamenti antichi, studiato i libri di grandi antropologhe e sociologhe, ho scritto anche un libro al riguardo; tuttavia, l’unica vera maestra è stata da sempre la natura in cui mi sono immersa.

Puoi leggere di più su questo comprando il mio libro “Il potere della cerchia” che puoi acquistare sul sito OM Edizioni o collegandoti al link sotto indicato.

https://www.omedizioni.it/il-potere-della-cerchia.html

Un po’ di storia sulla ritualità:

Molti pensano che i popoli si siano evoluti e poi abbiano scoperto la ritualità. In realtà i popoli si sono evoluti GRAZIE alla ritualità!
Nel mio viaggio nella Francia delle grotte del paleolitico ho potuto constatare come si percorressero enormi distanze, all’interno di caverne buie, per poter raggiungere luoghi non ordinari e poter accedere a spazi immensi dentro la natura umana e il suo mistero.

La voglia di evolvere e di comprendere il mistero della vita ordinaria (e non) è da sempre un impulso vitale importantissimo. Per lo storico e studioso J.Z. Smith il rituale era questo:

“Un modo per mimare il modo in cui le cose dovrebbero essere, rispetto al modo in cui le cose in realtà sono; affinché la perfezione rituale sia ricollocata nel flusso incontrollato dell’ordinario” (trad. non letterale ma accorciata da me).

In pratica la ritualità serviva, e serve ancora oggi, per produrre qualsiasi effetto desiderato nella nostra vita, attraverso l’imitazione dello stesso. Se recitiamo ciò che vogliamo lo creiamo ed è qui!

Adoro questa descrizione e la porto sempre nel mio modo di lavorare e nelle mie serate rituali.

Maggiori informazioni le puoi trovare sul mio libro “Il potere della cerchia”.

Rituale o Cerimonia?

Il lavoro che ho fatto negli ultimi 15 anni è riportare prima me, poi molte donne, alla ritualità e all’importanza della cerimonia.

Cosa significa rituale: è una pratica quotidiana, settimanale o periodica che serve per ri-connettersi o celebrare o portarci in una dimensione solenne e in connessione con la natura.

Cosa significa cerimonia: una pratica occasionale, solitamente non solitaria e di durata più prolungata, che celebra un determinato evento; un matrimonio, una separazione, un’entrata nel mondo adulto, salutare un’amico/a che ha lasciato il corpo, benedire un luogo, aiutare una guarigione, festeggiare la fine di una chemioterapia, ecc. 

Riportare ritualità e cerimonia nella nostra quotidianità e nella nostra vita ci connette ai ritmi della natura e ci guarisce l’anima. 

Io ho imparato a portare naturalmente la ritualità nella quotidianità; per chiedere un aiuto, per ringraziare, per celebrare o semplicemente per connettermi alla vita. Non cercate fuori di voi, guardate dentro, osservate la vostra capacità di connessione e di guarigione.

Ritualità, cerimonie, liturgie devono essere semplici, fatti di poco. Gesti quotidiani che portiamo al sacro, che condividiamo con altri esseri umani, che rendiamo solenni.

Il Battesimo rende sacro e condiviso un gesto quotidiano, lavarsi.

La Comunione rende sacro e condiviso il mangiare il pane.

La cerimonia del tè rende rituale un gesto comune, così come il sistemare i fiori, ecc.

Svolgere con intenzione un gesto quotidiano, condividerlo, farlo consapevolmente, lo rende sacro, speciale e segna un nuovo inizio. Segna uno spartiacque fra ciò che era prima del rito e ciò che sarà dopo.

I must? Corpo e Attenzione consapevole.

Come si svolge una serata rituale?

Diversamente alle serate di Luna nuova, la serata rituale non è sempre uguale. Il suo svolgimento dipende dal momento dell’anno che stiamo festeggiando, dal numero di partecipanti, dal tipo di ritualità. Ci sono elementi comuni a tutte: suoni di tamburi e canti, siamo sedute in cerchio davanti al fuoco sacro che ci accompagna, si parla poco o nulla ma si eseguono gesti e movimenti, si sta all’aperto e ci si muove. Ci si veste comode ma eleganti e con un colore specifico per ogni serata, si deve portare uno strumento e spesso la preparazione comincia alcuni giorni prima. 

Non preoccuparti se non lo hai mai fatto, è più semplice di come sembra e ti aiutiamo, basta guardare quello che facciamo noi!

Ma la ritualità funziona davvero?

Spesso quando si partecipa ad un rituale, ad una cerimonia o ad una liturgia si fanno azioni, movimenti e atti che sembrano strani. Cantare sembra strano, chiedere qualcosa per noi, girare intorno al fuoco o suonare il tamburo. Quando ho cominciato a fare rituali tutto mi sembrava strano e “forzato”. Una persona saggia mi disse “E’ così che può sembrare ma tu fai, quello è importante, non devi per forza crederci”. Viene dal corpo!

Il rituale è in noi da secoli, non serve crederci ma serve “fare”. 

A volte non serve nemmeno l’intenzione, solo il fare un certo gesto, in un certo modo. Scrivere una certa cosa insieme, parlarne, crearla.

Nell’azione del rituale stesso c’è il potenziale e il potere per creare l’intenzione, le emozioni, i sentimenti e le credenze.

È nella dualità occidentale che c’è un “devi credere o non funzionerà”. Nelle culture profonde c’è un fai e funzionerà!

Eseguire, eseguire ed eseguire in modo solenne; questo agirà “come se”.

Prova insieme a me!

Regole di partecipazione alle serate rituali:

  • Arrivare puntuali è fondamentale, è necessario rimanere per l’intera durata del rituale.
  • È importante tenersi concentrate e seguire i movimenti miei e di tutte le altre; sincronia e connessione sono importanti.
  • Le regole di riservatezza sono le stesse indicate per le cerchie di Luna nuova.
  • Venire con il materiale completo e corretto. Quando segnalo un certo tipo di candela, o altro, serve portare proprio quello non uno simile o di altro colore. Quando si viene è necessario portare tutto il materiale richiesto.
  • Sono vietate le riprese o registrazioni.
  • Verranno scattate delle foto della serata, se non volete dare il consenso alla pubblicazione sui social dovete comunicarlo in anticipo.

Posso eseguire la ritualità da sola a casa?

La ritualità è, per contenuto e scopo storico, antropologico, sociale e psicologico un atto collettivo; è importante che sia condiviso, sia in presenza e sia insieme a.

La potenza di un rituale svolto in collettivo è molto maggiore rispetto alla proposta dello stesso in singolo, tuttavia, quando non è possibile la presenza, per motivi di distanza o per problematiche di organizzazione familiare o lavorativa, si può certamente lavorare da casa attraverso le risorse fornite sul mio libro “Il potere della cerchia”.

Ok è tutto chiaro! Come faccio ad iscrivermi ad una serata rituale?

Iscriversi è semplice, basta mandare una mail chiedendo di iscriversi. È importante annullare la partecipazione in caso di imprevisto entro le 24 ore precedenti (i posti sono limitati).

Cosa devo portare?

Quando ti iscrivi alla serata riceverai una mail con il materiale da portare.

Le serate si svolgono all’aperto, se non diversamente indicato, anche in inverno. 

Saranno spostate all’interno solo in caso di forte pioggia.

Non è possibile partecipare on-line.

Calendario Ritualità dell’anno: 

(vedi sezione calendari)

Luogo di ritrovo e contatti?

Le serate si svolgeranno a Forlì. 

La durata è di circa un’ora e trenta, il costo è di 20 euro salvo diversamente indicato.

Controlla se ci sono variazioni alla serata sulla pagina Facebook o sulla tua e-mail.

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