RITUALITA’ E CERIMONIE

“Le cerimonie e i riti sono eseguiti per onorare gli spiriti; onorare e celebrare la vita e i cambi della natura; onorare, celebrare e riconoscere riti di passaggio usati come iniziazioni; ringraziare dopo un raccolto, creare un cambiamento. Eseguire una cerimonia o un rituale crea trasformazione.”

Sandra Ingerman

Cos’è una serata rituale al femminile e perché partecipare:

Le serate rituali vengono solitamente svolte in Luna piena o durante uno dei Sabbat annuali. 

Sono serate svolte all’aperto in cui si celebrano gli elementi della natura, i suoi cicli e si festeggia danzando, cantando e suonando tamburi insieme ad altre donne, sotto la luce della Luna piena.

I Sabbat annuali sono delle giornate stabilite della tradizione neopagana e celtica in cui venivano sanciti, in tempi antichi, i passaggi di stagione. Tradizionalmente la Luna piena, o i passaggi di stagione, sono i momenti ideali per ritrovarsi tra donne e celebrare insieme, cantare, ballare, suonare i tamburi e condividere cibo insieme. Le donne di tutti i tempi e di ogni cultura si ritrovavano, e lo fanno ancora, per festeggiare la Luna piena all’aperto e i ritmi del cambiare delle stagioni. 

Come donne siamo state create in perfetta sintonia con la natura; il nostro ciclo mestruale è sincronizzato alla Luna e ognuna di noi mestrua e ovula in concomitanza con la Luna piena o nuova. La vita frenetica che conduciamo e la mancanza di contatto costante con la natura ci rende disconnesse, ci fa funzionare in modo autonomo e spesso meccanico. Perdiamo la sintonia con i nostri ritmi interiori di sonno, veglia e naturale vitalità, non ci accorgiamo quasi come muta la natura e come cambiano i colori. Non ricordiamo più cosa festeggiare e celebrare e quando; se si escludono Natale e Pasqua e compleanni non c’è uno scandire profondo di cicli e stagioni.

Molte donne hanno, negli anni, abdicato alla femminilità avvicinandosi ad un modo di vivere più legato al maschile e alla sua imitazione. Abbiamo cominciato a funzionare per “performance” a valutarci per il nostro aspetto o per i risultati che otteniamo e a competere tra noi. Un tempo non era così!

Prendendo la strada del maschile ci siamo presto accorte che, anche imitando gli uomini e il loro modo di vivere, non si riceve lo stesso riconoscimento e non si ottengono gli stessi risultati. Si perde il contatto con il nostro sé profondo e la nostra natura accogliente, sensuale, morbida, non giudicante, di cooperazione e scambio. Tornare a riunirci in gruppo e in natura ci riporta ai nostri veri ritmi, all’ essere (invece che fare), al piacere (invece che al dovere). Frequentando un anno di cerchie e ritualità la vita cambia, noi mutiamo, rallentiamo e impariamo a:

  • avere una migliore connessione con chi è in relazione con noi senza controllarli o gestirli,
  • sviluppare una migliore connessione con figli, compagni, con il Pianeta e con i nostri animali di compagnia,
  • migliorare il rapporto con il nostro corpo,
  • avere flusso mestruale più regolare e sincronico con le fasi lunari,
  • imparare ad entrare in sintonia con la natura e costruire una vita più sana,
  • nutrirsi e vestirsi in modo più naturale e consapevole,
  • ottenere più vitalità e sentirsi più vere,
  • cambiare la nostra vita lavorando “come se” e portando in noi i doni della natura,
  • maturare un atteggiamento più inclusivo e rispettoso verso noi stesse, verso gli altri, verso il Pianeta,
  • essere soddisfatte della nostra vita, lamentarsi meno e avere più capacità di sostenersi anche in momenti difficili; non ci misureremo più in termini di risultati,
  • entrare a contatto con la gratitudine e, quindi, avere più abbondanza in ogni campo della vita.

Ho cominciato a praticare la ritualità da piccola, sono cresciuta in campagna a stretto contatto con animali e ritmi naturali. Le donne della mia famiglia mi hanno insegnato ogni passaggio di vita, ho vissuto con loro l’impastare a mano, l’accudimento di animali, lavare al fiume, raccogliere le erbe per curare o nutrire, stare insieme per fare qualcosa di utile a tutta la comunità, preparare grandi banchetti per tutta la famiglia allargata, ecc. 

Oggi capisco che ciò che ho fatto da piccola mi ha profondamente segnato e portato ad essere quella che sono oggi. Ho fatto molti percorsi per imparare a connettermi con la ritualità, ho seguito insegnamenti antichi, studiato i libri di grandi antropologhe e sociologhe, ho scritto anche un libro al riguardo; tuttavia, l’unica vera maestra è stata da sempre la natura in cui mi sono immersa.

Puoi leggere di più su questo comprando il mio libro “Il potere della cerchia” che puoi acquistare sul sito OM Edizioni o collegandoti al link sotto indicato.

https://www.omedizioni.it/il-potere-della-cerchia.html

Un po’ di storia sulla ritualità:

Molti pensano che i popoli si siano evoluti e poi abbiano scoperto la ritualità. In realtà i popoli si sono evoluti GRAZIE alla ritualità!
Nel mio viaggio nella Francia delle grotte del paleolitico ho potuto constatare come si percorressero enormi distanze, all’interno di caverne buie, per poter raggiungere luoghi non ordinari e poter accedere a spazi immensi dentro la natura umana e il suo mistero.

La voglia di evolvere e di comprendere il mistero della vita ordinaria (e non) è da sempre un impulso vitale importantissimo. Per lo storico e studioso J.Z. Smith il rituale era questo:

“Un modo per mimare il modo in cui le cose dovrebbero essere, rispetto al modo in cui le cose in realtà sono; affinché la perfezione rituale sia ricollocata nel flusso incontrollato dell’ordinario” (trad. non letterale ma accorciata da me).

In pratica la ritualità serviva, e serve ancora oggi, per produrre qualsiasi effetto desiderato nella nostra vita, attraverso l’imitazione dello stesso. Se recitiamo ciò che vogliamo lo creiamo ed è qui!

Adoro questa descrizione e la porto sempre nel mio modo di lavorare e nelle mie serate rituali.

Maggiori informazioni le puoi trovare sul mio libro “Il potere della cerchia”.

Rituale o Cerimonia?

Il lavoro che ho fatto negli ultimi 15 anni è riportare prima me, poi molte donne, alla ritualità e all’importanza della cerimonia.

Cosa significa rituale: è una pratica quotidiana, settimanale o periodica che serve per ri-connettersi o celebrare o portarci in una dimensione solenne e in connessione con la natura.

Cosa significa cerimonia: una pratica occasionale, solitamente non solitaria e di durata più prolungata, che celebra un determinato evento; un matrimonio, una separazione, un’entrata nel mondo adulto, salutare un’amico/a che ha lasciato il corpo, benedire un luogo, aiutare una guarigione, festeggiare la fine di una chemioterapia, ecc. 

Riportare ritualità e cerimonia nella nostra quotidianità e nella nostra vita ci connette ai ritmi della natura e ci guarisce l’anima. 

Io ho imparato a portare naturalmente la ritualità nella quotidianità; per chiedere un aiuto, per ringraziare, per celebrare o semplicemente per connettermi alla vita. Non cercate fuori di voi, guardate dentro, osservate la vostra capacità di connessione e di guarigione.

Ritualità, cerimonie, liturgie devono essere semplici, fatti di poco. Gesti quotidiani che portiamo al sacro, che condividiamo con altri esseri umani, che rendiamo solenni.

Il Battesimo rende sacro e condiviso un gesto quotidiano, lavarsi.

La Comunione rende sacro e condiviso il mangiare il pane.

La cerimonia del tè rende rituale un gesto comune, così come il sistemare i fiori, ecc.

Svolgere con intenzione un gesto quotidiano, condividerlo, farlo consapevolmente, lo rende sacro, speciale e segna un nuovo inizio. Segna uno spartiacque fra ciò che era prima del rito e ciò che sarà dopo.

I must? Corpo e Attenzione consapevole.

Come si svolge una serata rituale?

Diversamente alle serate di Luna nuova, la serata rituale non è sempre uguale. Il suo svolgimento dipende dal momento dell’anno che stiamo festeggiando, dal numero di partecipanti, dal tipo di ritualità. Ci sono elementi comuni a tutte: suoni di tamburi e canti, siamo sedute in cerchio davanti al fuoco sacro che ci accompagna, si parla poco o nulla ma si eseguono gesti e movimenti, si sta all’aperto e ci si muove. Ci si veste comode ma eleganti e con un colore specifico per ogni serata, si deve portare uno strumento e spesso la preparazione comincia alcuni giorni prima. 

Non preoccuparti se non lo hai mai fatto, è più semplice di come sembra e ti aiutiamo, basta guardare quello che facciamo noi!

Ma la ritualità funziona davvero?

Spesso quando si partecipa ad un rituale, ad una cerimonia o ad una liturgia si fanno azioni, movimenti e atti che sembrano strani. Cantare sembra strano, chiedere qualcosa per noi, girare intorno al fuoco o suonare il tamburo. Quando ho cominciato a fare rituali tutto mi sembrava strano e “forzato”. Una persona saggia mi disse “E’ così che può sembrare ma tu fai, quello è importante, non devi per forza crederci”. Viene dal corpo!

Il rituale è in noi da secoli, non serve crederci ma serve “fare”. 

A volte non serve nemmeno l’intenzione, solo il fare un certo gesto, in un certo modo. Scrivere una certa cosa insieme, parlarne, crearla.

Nell’azione del rituale stesso c’è il potenziale e il potere per creare l’intenzione, le emozioni, i sentimenti e le credenze.

È nella dualità occidentale che c’è un “devi credere o non funzionerà”. Nelle culture profonde c’è un fai e funzionerà!

Eseguire, eseguire ed eseguire in modo solenne; questo agirà “come se”.

Prova insieme a me!

Regole di partecipazione alle serate rituali:

  • Arrivare puntuali è fondamentale, è necessario rimanere per l’intera durata del rituale.
  • È importante tenersi concentrate e seguire i movimenti miei e di tutte le altre; sincronia e connessione sono importanti.
  • Le regole di riservatezza sono le stesse indicate per le cerchie di Luna nuova.
  • Venire con il materiale completo e corretto. Quando segnalo un certo tipo di candela, o altro, serve portare proprio quello non uno simile o di altro colore. Quando si viene è necessario portare tutto il materiale richiesto.
  • Sono vietate le riprese o registrazioni.
  • Verranno scattate delle foto della serata, se non volete dare il consenso alla pubblicazione sui social dovete comunicarlo in anticipo.

Posso eseguire la ritualità da sola a casa?

La ritualità è, per contenuto e scopo storico, antropologico, sociale e psicologico un atto collettivo; è importante che sia condiviso, sia in presenza e sia insieme a.

La potenza di un rituale svolto in collettivo è molto maggiore rispetto alla proposta dello stesso in singolo, tuttavia, quando non è possibile la presenza, per motivi di distanza o per problematiche di organizzazione familiare o lavorativa, si può certamente lavorare da casa attraverso le risorse fornite sul mio libro “Il potere della cerchia”.

Ok è tutto chiaro! Come faccio ad iscrivermi ad una serata rituale?

Iscriversi è semplice, basta mandare una mail chiedendo di iscriversi. È importante annullare la partecipazione in caso di imprevisto entro le 24 ore precedenti (i posti sono limitati).

Cosa devo portare?

Quando ti iscrivi alla serata riceverai una mail con il materiale da portare.

Le serate si svolgono all’aperto, se non diversamente indicato, anche in inverno. 

Saranno spostate all’interno solo in caso di forte pioggia.

Non è possibile partecipare on-line.

Calendario Ritualità dell’anno: 

(vedi sezione calendari)

Luogo di ritrovo e contatti?

Le serate si svolgeranno a Forlì. 

La durata è di circa un’ora e trenta, il costo è di 20 euro salvo diversamente indicato.

Controlla se ci sono variazioni alla serata sulla pagina Facebook o sulla tua e-mail.

(Vietato copiare o riprodurre i testi di questo sito).

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